Passa ai contenuti principali

DIARIO (POST FB) CAMMINO FRANCESE 2018 DA PAMPLONA A LEON

...RITORNARE SUL "CAMMINO FRANCESE".......cominciamo a scaldare le gambe...... "Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era". (J. S.)


READY AGAIN......siamo sempre tre, tre somari e tre briganti sulla strada.. 









Tanti anni fa(......troppi!!!) sul corriere dei piccoli leggevo "Qui comincia l'avventura del signor Buonaventura" adesso da "diversamente giovane" vi dico " Qui comincia il cammino di Giuseppe il pellegrino" . Sono all'aeroporto di Catania, insieme a Salvatore Valastro in attesa dell'aereo che via Bergamo, dove si unirà a noi Renzo, ci porterà in Spagna per iniziare un nuovo fantastico "cammino" sul magico ed indimenticato "Francese". Ci torno dopo 5 anni e, pur con l'esperienza di tanti altri cammini fatti, non so perché, l'emozione è fortissima e più delle altre volte sento un certo tremolio alle gambe. Con l'aiuto di San Giacomo e la raccomandazione di Sant'Alfio spero di riuscire a fare quello che mi sono programmato. Questo vi costringerà a sopportare i miei post serali. So che sono uno scocciatore monotematico ma nel cammino è fondamentale per me sentire la vostra vicinanza quindi abbiate pazienza. ULTREYA

Equipaggio completo.....si salpaaaaaa














Ad essere sincero, oggi che è stato tutto dedicato al trasferimento, non avevo intenzione di pubblicare alcun post ma per come si sono svolti gli avvenimenti mi fa piacere parteciparvi che, come sempre, San Giacomo ha iniziato a seguirci un occhio benevolo. Adesso vi racconto, il nostro programma prevedeva che dopo aver cambiato aereo a Bergamo dovevamo arrivare a Barcellona alle 15,30 in largo anticipo rispetto alle 17,40 della partenza del treno per Pamplona. Purtroppo l'aereo è arrivato a Barcellona con oltre un'ora e mezzo di ritardo quindi alla stazione siamo arrivati quando il treno era partito da 5 minuti. Alla biglietteria la prima notizia è stata che il prossimo treno per Pamplona era dopo mezzanotte e quindi avremmo sicuramente saltato la tappa di domani sballando tutti i programmi oppure pernottare a Barcellona. Eravamo alquanto seccati di questo primo inconveniente quando all'improvviso in biglietteria è entrato un signore anziano, sicuramente un dirigente, che sentendoci parlare ci ha fatto un biglietto per il treno veloce diretto a Saragozza dicendo che lì avremmo raggiunto il treno già partito per Pamplona. Così è stato, tutto ha funzionato alla perfezione e non abbiamo alcun dubbio su chi ha mandato quel signore proprio in quel momento. ULTREYA









6 aprile

Ad essere sincero, oggi che è stato tutto dedicato al trasferimento, non avevo intenzione di pubblicare alcun post ma per come si sono svolti gli avvenimenti mi fa piacere parteciparvi che, come sempre, San Giacomo ha iniziato a seguirci un occhio benevolo. Adesso vi racconto, il nostro programma prevedeva che dopo aver cambiato aereo a Bergamo dovevamo arrivare a Barcellona alle 15,30 in largo anticipo rispetto alle 17,40 della partenza del treno per Pamplona. Purtroppo l'aereo è arrivato a Barcellona con oltre un'ora e mezzo di ritardo quindi alla stazione siamo arrivati quando il treno era partito da 5 minuti. Alla biglietteria la prima notizia è stata che il prossimo treno per Pamplona era dopo mezzanotte e quindi avremmo sicuramente saltato la tappa di domani sballando tutti i programmi 
oppure pernottare a Barcellona. Eravamo alquanto seccati di questo primo inconveniente quando all'improvviso in biglietteria è entrato un signore anziano, sicuramente un dirigente, che sentendoci parlare ci ha fatto un biglietto per il treno veloce diretto a Saragozza dicendo che lì avremmo raggiunto il treno già partito per Pamplona. Così è stato, tutto ha funzionato alla perfezione e non abbiamo alcun dubbio su chi ha mandato quel signore proprio in quel momento. ULTREYA

Ad essere sincero, oggi che è stato tutto dedicato al trasferimento, non avevo intenzione di pubblicare alcun post ma per come si sono svolti gli avvenimenti mi fa piacere parteciparvi che, come sempre, San Giacomo ha iniziato a seguirci un occhio benevolo. Adesso vi racconto, il nostro programma prevedeva che dopo aver cambiato aereo a Bergamo dovevamo arrivare a Barcellona alle 15,30 in largo anticipo rispetto alle 17,40 della partenza del treno per Pamplona. Purtroppo l'aereo è arrivato a Barcellona con oltre un'ora e mezzo di ritardo quindi alla stazione siamo arrivati quando il treno era partito da 5 minuti. Alla biglietteria la prima notizia è stata che il prossimo treno per Pamplona era dopo mezzanotte e quindi avremmo sicuramente saltato la tappa di domani sballando tutti i programmi oppure pernottare a Barcellona. Eravamo alquanto seccati di questo primo inconveniente quando all'improvviso in biglietteria è entrato un signore anziano, sicuramente un dirigente, che sentendoci parlare ci ha fatto un biglietto per il treno veloce diretto a Saragozza dicendo che lì avremmo raggiunto il treno già partito per Pamplona. Così è stato, tutto ha funzionato alla perfezione e non abbiamo alcun dubbio su chi ha mandato quel signore proprio in quel momento. ULTREYA




Ad essere sincero, oggi che è stato tutto dedicato al trasferimento, non avevo intenzione di pubblicare alcun post ma per come si sono svolti gli avvenimenti mi fa piacere parteciparvi che, come sempre, San Giacomo ha iniziato a seguirci un occhio benevolo. Adesso vi racconto, il nostro programma prevedeva che dopo aver cambiato aereo a Bergamo dovevamo arrivare a Barcellona alle 15,30 in largo anticipo rispetto alle 17,40 della partenza del treno per Pamplona. Purtroppo l'aereo è arrivato a Barcellona con oltre un'ora e mezzo di ritardo quindi alla stazione siamo arrivati quando il treno era partito da 5 minuti. Alla biglietteria la prima notizia è stata che il prossimo treno per Pamplona era dopo mezzanotte e quindi avremmo sicuramente saltato la tappa di domani sballando tutti i programmi oppure pernottare a Barcellona. Eravamo alquanto seccati di questo primo inconveniente quando all'improvviso in biglietteria è entrato un signore anziano, sicuramente un dirigente, che sentendoci parlare ci ha fatto un biglietto per il treno veloce diretto a Saragozza dicendo che lì avremmo raggiunto il treno già partito per Pamplona. Così è stato, tutto ha funzionato alla perfezione e non abbiamo alcun dubbio su chi ha mandato quel signore proprio in quel momento. ULTREYA
















Oggi 7 aprile è stato il primo giorno di questo"cammino"....mi pare di aver sentito "cammino bagnato cammino fortunato", ...forse si riferiva a qualche altra cosa, anche se io spero che sia così in quanto con tutta l'acqua che abbiamo preso oggi (Roberto ci siamo presi invidia di te) sarà sicuramente fortunatissimo. Molto probabilmente oggi San Giacomo ha voluto metterci alla prova proprio nel giorno più pesante di questo primo tratto dove si raggiunge l'Alto del Perdon con una salita a tratti con pendenze micidiali ma particolarmente con una discesa che ricordo come 5 anni fa mi ha fatto soffrire tanto ma allora ho ringraziato Dio pensando di come sarebbe stata terribile in caso di pioggia. Oggi sotto il diluvio ho sperimentato che non solo era terribile ma molto molto pericolosa e scivolosa ,chi ha fatto il "cammino" sa di cosa parlo. Il programma di oggi prevedeva di fare 29 km (fino a Maneru) ma arrivati a Uterga (dopo18 km) eravamo talmente inzuppati d'acqua che abbiamo deciso di fermarci (...siamo pellegrini ma non pazzi) del resto abbiamo già dato e questo deve essere un cammino di tutto relax .Scusate se le foto sono poche,brutte e sfocate, ma provate voi a fotografare con vento, acqua e grandine in faccia (noi di Bolzano Sud avremmo detto "minghia chi malu tempu). ULTREYA








8 aprile · 

2^ tappa UTERGA - LORCA 25 Km. Prima di ogni cosa oggi voglio parlarvi del tempo perché durate tutto il giorno ha piovuto ed ha smesso almeno 10 volte e a parte la rottura di levare e mettere il "poncho" è proseguito il nostro camminare solo in mezzo al fango . Nonostante tutto i paesaggi, i paesini attraversati, le antiche chiese incontrate sono sempre uno spettacolo stupendo come del resto me li ricordavo, l'unica cosa che non ricordavo è la fatica del continuo sali/scendi , forse perché allora, cinque anni più giovane e dieci chili in meno, non l"avevo sentita. Comunque, anche con la pioggia ed il fango, abbiamo deciso di deviare di 4 km per vedere l'antica ermita templare di Eunate che non avevo visto 5 anni fa però ho potuto vedere solo l'esterno perché pur essendo domenica era chiusa come quasi tutte le chiese spagnole. Al solito le foto sono poche ma in compenso ho provato un'app che dovrebbe far vedere tutto il percorso.....vediamo se funziona. ULTREYA




3^ tappa (.....e ancora piove!!!!) LORCA - VILLAMAYOR DE MONJARDIN km. 24 = oggi è stato un continuo piovigginare
a "zuppaviddani" e per molti tratti abbiamo evitato i sentieri perché molto fangoso e ci siamo incamminati lungo la "carrettera", non è stato molto piacevole ma almeno abbiamo evitate le scivolate. Nel percorso odierno siamo passati dal monastero di Irache dove esiste l'unica fontana al mondo di buon vino rosso a disposizione dei pellegrini di passaggio, meno male che normalmente nessuno approfitta e raramente si vedono in giro pellegrini ubriachi. Comunque anche oggi è magnificamente andata e speriamo che domani non piove piu. ULTREYA





4^ TAPPA : VILLAMAYOR DE MONJARDIN - SANSOL = 21 KM. Anche oggi tappa breve e con sosta prima di quanto programmato ma siamo stati costretti a farlo (vale sempre "pellegrini SI pazzi NO"). Questa mattina quando siamo usciti dall' alberque non pioveva e anche se la temperatura era circa 1 o 2 gradi eravamo contenti perché pensavamo che dopo qualche chilometro camminando non avremmo più sentito freddo ed invece dopo appena 1 km ha iniziato a piovere e tirare un fortissimo vento gelido. È stata una faticaccia, ma gli spagnoli dicono " SIN DOLOR, NO HAY GLORIA" e quindi probabilmente San Giacomo non vuole che si arrivi a Santiago soltanto divertendosi in compagnia ma vuole anche un po' di sofferenza.....però io dico per favore solo un pochino pochino, siamo tutti e tre "viejos". Peccato perché nella tappa di oggi abbiamo percorso uno dei tratti che più preferisco dove il tracciato è un lungo serpentone bianco nel mezzo di verdi campi e con pochissimi dislivelli ma per colpa del tempo non abbiamo fatto belle foto.L'unica nota positiva è stata la sosta, perché stremati dalla pioggia è dal freddo, in questo paesino (SANSOL) dove abbiamo trovato .un alberque molto bello e nuovissimo ,non ancora riportato nelle guide, fornito anche di ristorante. Per oggi siamo sistemati e speriamo per domani che" COMU NA MANNA DIU NA PICCHIAMU". ULTREYA 



5^ TAPPA DA SANSOL A LOGRONO = XXX KM. Oggi è un po' complicato fare il post giornaliero perché non abbiamo fatto una vera e propria tappa ma francamente non ce la siamo sentita di affrontare un'altra giornata sotto una pioggia incessante ed un freddo che arrivava fino alle ossa. Queste temperature "polari" possono andare bene per Renzo che è noddico ma per me e Salvatore, che veniamo dalla calda ed assolata Sicilia, sarebbero state causa di assideramento, figuratevi che a casa se la temperatura scende sotto i 10 gradi rinunciamo anche ad allenarci. Quando questa mattina ad un certo punto, già tutti inzuppati, abbiamo visto il bus che andava a Logrono ci siamo guardati in faccia e dopo appena tre secondi senza dire una parola eravamo già seduti al caldo e all'asciutto sul pullman. San Giacomo sicuramente ci perdonerà se abbiamo fatto questo semplice trasferimento ma prima o poi dovrà passare questa perturbazione che ci sta martellando dal primo giorno che siamo arrivati in Spagna. In compenso qui a Logrono abbiamo trovato altri pellegrini italiani ed assieme a loro abbiamo cucinato e mangiato in allegria......comunque sempre pazienza e speranza "Bon tempu e malu tempu nun dura tuttu un tempu" ULTREYA




6^ TAPPA: LOGRONO - VENTOSA = KM 21 . Finalmente oggi abbiamo camminato senza pioggia e risentendo il piacere di essere di nuovo sul vero "Cammino di Santiago". Oggi la tappa si poteva benissimo allungare, perché il tempo era ideale ed i dislivelli superati avevano tutti una pendenza decisamente moderata, ma i pluriesperti di questo cammino (Renzo e Salvatore) avevano dei magnifici ricordi di questo posto e particolarmente dell'unico alberque del paese, il San Saturnino, soltanto che arrivati qui entrambi hanno avuto la delusione di trovarlo molto diverso da come lo ricordavano e cioè più freddo (in tutti i sensi), con il negozietto interno (unico nel paese) chiuso, difficoltà all'uso della cucina.....pazienza questa sera ci arrangeremo all'unico bar con il "menù del pellegrino". Una cosa piacevolissima di oggi è stato il passaggio nel parco della Grajera dove tantissimi scoiattoli si avvicinavano e seguivano tutti i pellegrini, c'era da restare lì per ore a giocare come dei bambini ma purtroppo bisognava andare avanti. Speriano che anche domani il tempo resti clemente.




7^ TAPPA: VENTOSA - CIRUENA, 25 KM = Oggi è stata una tappa particolarissima perché mi ha dato la conferma di come sia stata azzeccata la scelta di tornare sul "cammino francese" . Questa mattina siamo passati da Najera e di colpo nella mia mente sono tornati i tanti piacevolissimi ricordi del cammino di 5 anni fa con la fantastica compagnia che allora si era formata. Anche adesso stiamo camminando da qualche giorno con altri pellegrini di varia nazionalita, australiana, inglese, giapponese e da oggi ina coreana ma il gruppo di allora resterà sempre nel mio cuore. Dicevo che ho fatto bene a tornare qui perché forse (....ho detto forse) questo potrebbe essere il mio ultimo "cammino" in quanto mi accorgo che comincio a soffrire le salite e meno male che questa non è una gara altrimenti mi avrebbero dato la "maglia nera " in quanto arrivo sempre ultimo anche se sono giustificato dal fatto che sono il più .....datato e il più ....pesante. Comunque nonostante la fatica vi assicuro che tutto è bellissimo e sicuramente lassù Qualcuno pensa a noi, pensate che oggi ha smesso di piovere fino a 10 minuti prima della partenza ed ha ripreso dopo 10 minuti del nostro arrivo....speriamo che sia così anche domani. ULTREYA




14 aprile ·

8^ TAPPA: CIRUENA - VILORA km 24 = Bellissima tappa....potrei finire qui il post perché siamo pienamente soddisfatti di come si è sviluppata la giornata. È iniziata con delle dolci salite e discese in mezzo a degli sterminati campi verdi intervallati da macchie gialle di coltivazioni di colza. È proseguita con questo magnifico spettacolo fino a raggiungere Santo Domingo della Calzada, dove abbiamo gustato dei dolci artigianali di una bontà eccezionale, una volta tanto l'intenzione di contenerci con le calorie l'abbiamo messa da parte (scusa Rosy ). Nel "cammino" di oggi abbiamo attraversato Granon dove nella chiesa di San Juan si vive una indimenticabile esperienza da pellegrini come nei secoli passati.Volevamo fermarci ma già avevamo in testa di concludere la nostra tappa al refugio de peregrinos "Acacio e Orietta" consigliati dai vari gruppi pellegrini che nei social ne parlavano bene. È stata una giusta scelta perché la spirito che qui si respira, l'ambiente comunitario e l'accoglienza fraterna dei titolari ci ha subito messo in uno stato d'animo veramente di serenità e pace. Questa sera ci sarà la cena comunitaria e sicuramente passeremo una bella serata che concluderemo suonando e cantando grazie ai due artisti/pellegrini Salvatore e Renzo. ULTREYA






9^TAPPA: VILORIA DE RIOJA - VILLAFRANCA MONTES DE OCA. KM.24 = Dopo la bella serata di ieri passata al " Refucio Acacio e Orietta" (che consiglio a tutti i pellegrini) oggi siamo partiti con tutta calma. Non pioveva ma tirava un forte vento freddo e anche questo fa parte del "cammino" per cui bisogna sempre andare avanti. La tappa si è sviluppata come nei giorni scorsi nel meraviglioso scenario di verdi colline con l'unica differenza che si comincia a salire e domani saremo sull'Alto de Valbuena a 1200 mt. (Montes de Oca). Nel corso della mattinata ho lasciato andare avanti i miei "compagneros" perché, come sanno tutti i pellegrini, ognuno deve andare con il proprio passo ed io in salita sono molto lento. Questo rallentamento mi ha consentito di entrare nella chiesa di Tosantos dove stava per finire la messa domenicale con soltanto tre vecchiette. Per mia fortuna il prete parlava italiano, era stato alcuni anni a Roma, e quindi ci siamo messi a chiacchierare ed una mia domanda ha risposto che adesso doveva andare in 2 altri piccoli paesi a dire messa per altre 3/4 persone e dato che ci sono pochissimi preti è poco fedeli, quasi tutte le chiese sono chiuse anche di domenica. Qui a Villafranca siamo alloggiati in un albergue molto bello e nuovo ma dove l'atmosfera è totalmente diversa dallo "spirito pellegrino" vissuto ieri. Speriamo meglio domani. ULTREYA




10^ TAPPA: VILLAFRANCA MONTES DE OCA - CARDENUELA RIOPICO , KM 26 = Oggi è stata una tappa particolare perché in considerazione della leggera ma continua pioggerellina, del fatto che dovevamo valicare i monti de Oca e l'Alto di Atapuerca nonché un mio leggero mal di schiena, insieme ad altri pellegrini del gruppo abbiamo deciso di mandare avanti gli zaini con "Jacotrans" . Dopo 5 anni di "cammini" per me questa è stata una nuova esperienza e vi assicuro che mi sentivo veramente strano ma le spalle, la schiena e le ginocchia mi hanno sicuramente ringraziato. Questa situazione mi ha dato la conferma di quanto sia più facile camminare con 10 kg in meno e siccome non posso abolire lo zaino, vi garantisco che prima dell'eventuale mio prossimo cammino eliminero' il peso dello"zaino anteriore". Certamente molti si annoiano a leggere i miei post che raccontano solo di sensazioni personali che sono poco interessanti ed invece non parlo delle bellezze viste durante la giornata ma voi sapete che io sono un innamorato del "cammino" perciò non sarei obiettivo. Anche oggi che abbiamo percorso chilometri in sentieri con tanto fango da sembrare delle paludi, che la fredda pioggia (2 /3 gradi)tagliava" la faccia, che i dislivelli delle salite e delle discese sono stati micidiali, che la nebbia ci ha impedito di godere di panorami mozzafiato, io mi sono sentito e mi sento pienamente soddisfatto. Leggendo del bus dell'altro giorno e della spedizione di oggi, i "pellegrini puristi" storceranno il naso ma non sanno che io ringrazio Dio e San Giacomo che mi consente nonostante tutto anche così, di vivere queste meravigliose giornate di CAMMINO che come sempre riempiono il cuore e fanno riconciliare con il mondo intero. ULTREYA


11 TAPPA: CARDENUELA RIOPICO - BURGOS/TARDAJOS KM 15/25 = Per la prima volta, da quando è iniziato questo cammino, oggi abbiamo visto il sole e vi assicuro che è tutto un altro camminare. Finalmente il cielo limpido e una tiepida aria primaverile ci ha accompagnato per tutta la giornata. La cosa spiacevole della tappa odierna era il dover attraversare la periferia industriale di Burgos ma grazie ai suggerimenti di alcuni locali, con una piccola deviazione abbiamo percorso diversi chilometri lungo il bellissimo parco fluviale che ci ha condotto direttamente fino alla cattedrale dove, tra le altre cose, siamo tornati ad ammirare e pregare il "Cristo di Burgos". Un'altra cosa bella di oggi è stato l'arrivo a Burgos di Giampaolo che ha deciso di fare una settimana di 'cammino" insieme a noi "marmorea" e pensare che domani cammineremo insieme mi da una grande gioia. ULTREYA



12^ TAPPA: TARDAJOS - HONTANAS, KM 23 = La tappa di oggi non ha presentato nessuna difficoltà sia dal punto di vista meteo, finalmente camminiamo senza giubbotto e con gli occhiali da sole, sia da quello orografico in quanto siamo già nelle "mesetas" e i dislivelli sono minimi. Oggi ci siamo fermati a Hontanas e chi conosce il "cammino" sa che questo è un paese che appare all'improvviso, in quanto situato in una "fossa", ed è molto caratteristico. Peccato che l'albergue dove siamo alloggiati, bello e nuovo, è stato per 3/4 invaso da una carovana di almeno 30 "turigrini"coreani che francamente, pur essendo molto educati e discreti, creano non poche difficoltà. Sono gli inconvenienti della sosta nei posti "capitappa" come questo. Altro inconveniente di oggi è che qui sia il telefono che internet hanno grosse difficoltà a funzionare. Forse è meglio così che per un giorno tutti sono costretti ad abbandonare i telefonini e questa sera, a parte la stanchezza, si starà tutti quanti insieme a chiacchierare. ULTREYA



13^ TAPPA: HONTANAS - BOADILLA DEL CAMINO, KM 29 = Prima di iniziare il post di oggi vorrei spiegarvi che qui nelle "mesetas" la rete internet è quasi totalmente assente e quindi non sempre riesco pubblicare quello che voglio o registrare in maniera corretta la tappa. Fatta questa premessa vi racconto la bellissima giornata odierna che è iniziata con lo spettacolo della ginnastica e della preghiera dei coreani. Sono simpatici ma sono tanti e camminando senza zaini ce li ritroviamo sempre negli stessi posti dove ci fermiamo noi e troviamo occupati i bar, i ristoranti e tutto il resto. Non mancano i tantissimi pellegrini americani, italiani, spagnoli e di molte altre nazioni quindi, anche in questo periodo, nel cammino francese bisogna assolutamente evitare i paesi "capitappa" consigliati dalle guide ed andare in posti forniti solo di piccoli albergue. Qui a Boadilla il benvenuto al paese lo dà il campanile pieno di nidi di cicogne. L'albergue è molto bello ma troppo affollato. Domani per la sosta useremo un criterio diverso. ULTREYA




20 aprile · 

14^ TAPPA: BOADILLA DEL CAMINO - VILLALCALZAR DE SIRGA = Come deciso ieri, oggi anziché arrivare a Carrion de Los Condes ci siamo fermati 5 chilometri prima a Villalcazar de Sirga in piccolo albergue di 20 posti davvero carino e molto, molto più tranquillo del caos di ieri. Vi lascio immaginare le scene di questa mattina con soli due bagni e due docce per un camerone di 30 persone più altri 8 che avevano sistemato a terra in quella che doveva essere la sala riposo e l'area comune. Comunque anche questo fa parte del "cammino" e bisogna accettare con un sorriso....anche se, da veterani, riusciamo a rimediare i piccoli inconvenienti. La bellissima tappa di oggi si è sviluppata tutta nell'altopiano delle mesetes e dopo aver seguito il canal di Castiglia abbiamo attraversato tanti piccoli paesini nati sicuramente nel medioevo in funzione del cammino difatti le splendide chiese che si incontrano, con i campanili pieni di cicogne, sono quasi più grandi dei paesi stessi ed erano gli antichi rifugi per i pellegrini che andavano a Santiago affrontando tantissimi disagi, più di adesso, e certamente non si lamentavano come noi.....bisognerebbe riflettere. ULTREYA

15 TAPPA: VILLALCAZAR DE SIRGA - LEDIGOS, KM.32 =tappa lunghissima ma come fatto ieri anche oggi ci siamo fermati in un paesino piccolissimo ma abbiamo evitato la sosta a Terradillos de los Templarios scansando la massa dei gruppi organizzati. Questo ha comportato dover fare alcuni chilometri in più di quelli preventivati ma siamo nelle mesetes (tutto piatto) e ce lo possiamo permettere. Qualcuno potrebbe giudicare questa tappa molto monotona ma vi assicuro che camminare per oltre 17 chilometri in mezzo al nulla, solo verde senza acqua e senza nessuna casa o fattoria ha un suo fascino e mi ricorda molto quando da solo uscivo in barca a vela e mi piaceva ascoltare il "silenzio". Oggi nel cammino abbiamo incontrato Padre Ludovico, un sacerdote della Provenza che cammina verso Santiago con i suoi parrocchiani, tutti senza zaino e parlando con lui mi ha detto che il peso che bisogna portare a San Giacomo non è lo zaino ma quello che si porta nel cuore. Questo mi ha fatto riflettere e da oggi sarò molto più indulgente nei confronti dei "turigrini". ULTREYA

22 aprile · ·

16 TAPPA: LEDIGOS - SAHAGUN, KM 18 = Oggi tappa breve con cambiamento del programma iniziale che prevedeva fare 25 chilometri fino a Bercianos del Real Camino. Quando ieri sera stavamo preparando la tappa di oggi, mi sono venute in mente le parole di mia moglie che prima di partire mi aveva detto "che senso ha andare in Spagna e percorrere tanta strada e poi non andare a visitare la tomba di San Giacomo che è lo scopo principale se non l'unico del "cammino"??". So che ha perfettamente ragione ma avevo deciso, insieme a Salvatore e Renzo, di chiudere a Leon dopo circa 20 giorni di cammino perché per arrivare a Santiago ci volevano almeno altre 12/13 tappe e francamente non me la sono sentita di mancare da casa per oltre un mese. Ora però che mancano solo due tappe per Leon ho deciso di ascoltare il consiglio di mia moglie (le donne sono sempre le più sagge) e con il treno da Sahagun sto per raggiungere Santiago, del resto dopo aver percorso oltre 350 chilometri a piedi mi posso ritenere assolutamente soddisfatto. Dopo aver passato lì tutta l'intera giornata di domani con l'immancabile visita e sosta in cattedrale tornerò indietro,sempre con il treno, a Leon a reincontrare gli amici lasciati oggi. Giampaolo all'andata viene me così che dopo aver trascorso la giornata insieme a Santiago, avendo tempo, potrà farsi altri 3/4 giorni di cammino fino a Finesterre/Muxia. Questa sera arriverò a Santiago e anche se da "trenigrino" sarò felice di tornare in un posto che amo. ULTREYA


17^....Boohhh (non so come chiamarla): SANTIAGO = E così , ancora una volta, sono qui! Questo posto magico mi regala sempre emozioni nuove come quella provata ieri sera che per la prima volta, dopo tanti anni, sono arrivato in "plaza do obradorio" di sera tardi e con la cattedrale illuminata ed è stato un enorme piacere rivedere le due torri campanarie libere dai ponteggi e perfettamente ripuliti come l'intera facciata. Oggi altre sorprese, come sempre era mia intenzione ascoltare la Santa messa in italiano nella cappella del Cristo di Burgos alle 10,30 ma con mio dispiacere la cappella era chiusa e le messe in italiano sospese. Molto probabilmente padre Fabio,che da anni a Santiago riceve ed accoglie i pellegrini italiani e che ho avuto il piacere di incontrare a Catania il mese scorso, deve essere ancora in giro per l'Italia a tenere una serie di conferenze sul vero significato del "cammino" e fin quando non torna qui non riprenderanno le messe in italiano. Questo fatto che poteva essere un inconveniente si è rivelato poi una grossa opportunità difatti per aspettare la messa delle 12.00 ho avuto tanto tempo a disposizione per abbracciare con affetto e devozione il mio amato San Giacomo e poi di pregare nella sua tomba per tutti i miei cari, per i miei amici particolarmente per quelli che in questo periodo non stanno attraversando un felice momento e per tutti i fratelli Hydrae ricordando e raccomandando a San Giacomo quelli che prematuramente ci hanno lasciato. Altra cosa importante della bella mattinata trascorsa in cattedrale è stata la ormai consuetudine di lasciare il mastrino rosso di Sant'Alfio che anche in questo "cammino"è stato legato al mio zaino e che mi ha accompagnato e protetto fin qui. A fine messa la sorpresa del "Botafumerio" sicuramente pagato da una agenzia per turisti americani, ed è un fatto molto raro che sia svolto nella messa del lunedì e se è avvenuto proprio oggi (non mettetevi a ridere per favore) io lo ritengo un regalo di San Giacomo per me. Avere al fianco Giampaolo, a parte la grande soddisfazione che non vi so descrivere, è stato molto utile a documentare fotograficamente i vari momenti della giornata che così resteranno ancora di più scolpiti nel mio cuore. Missione compiuta!!!.....domani mattina ritornerò a Leon. ULTREYA


18^...TRENIATA...: SANTIAGO - LEON = Come programmato, questa mattina presto ho salutato, con un po' di dispiacere e tanta invidia, Giampaolo che ha iniziato il " cammino di Finesterre" ed ho preso il treno che mi ha portato a Leon. Non vi voglio annoiare raccontandovi quale immensa gioia e soddisfazione ho vissuto in questa settimana trascorsa a camminare con Giampaolo, anche perché rischierei di commuovermi. Vi dico solo che, come avevamo fatto nel 2013, condividere per 24 ore al giorno con lui le fatiche, gli imprevisti ed anche le risate e i momenti belli del "cammino", che secondo me è la migliore scuola di vita, è stata ancora una volta un'esperienza impagabile e insostituibile. Adesso che cammina da solo, come ha fatto nel 2012 anche senza di me si divertirà lo stesso "BUON CAMMINO GIAMPY". Appena arrivato a Leon ho raggiunto i "compagneros" Renzo e Salvatore che mi aspettavano al nuovissimo e bellissimo albergue San Francesco e dopo un rapido pranzo siamo andati in centro a rivedere la bella città di Leon con casa Gaudi e la splendida catedral de Santa Maria. Domani trasferimento pre-partenza a Madrid .....si avvicina la fine dell'avventura. ULTREYA


19^....RIMPATRIATA...: . Anche oggi è stata una giornata di trasferimento, in quanto questa mattina ci siamo spostati a Madrid dove domani prenderemo l'aereo che ci riporterà in Italia e,purtroppo, porrà fine a questo cammino che nonostante il cattivo tempo iniziale e qualche inevitabile problemino fisico è stato, come previsto,semplicemente meraviglioso, comunque le conclusioni finali le farò tra qualche giorno. Madrid è una città bellissima e il suo centro storico pieno di "taperie" e di locali caratteristici è davvero fantastico. Certo in una sola giornata non abbiamo visto quasi nulla ma quel poco che abbiamo visto ci ha convinto che qui bisogna tornare. Ho chiamato "RIMPATRIATA" questa giornata perché la cosa più importante di oggi è stato l'incontro con Cristina che adesso vive a Madrid con il suo ragazzo. Il mio zaino è pieno di stemmi ed uno di questi, molto importante per me, e stato ricavato da una foto fatta a 4 ombre nell'indimenticabile 1° "cammino francese". Quel meraviglioso gruppo era formato da me, Renzo, Cristina e Angelika. Il rivedere Cristina dopo tanto tempo è stata una gioia immensa e ricordare insieme i bei momenti vissuti allora, che eravamo tutti alla nostra prima esperienza di "cammino", mi ha quasi fatto spuntare le lacrime agli occhi. A completare la felicità di questa sera mancava la quarta ombra ma purtroppo non ho più alcuna traccia di lei e questo mi amareggia molto ma non dispero che in futuro....come dicono a Bolzano Sud " Munti cu munti nun si ncontrunu mai" ULTREYA

26 aprile ·  

20^.....RIENTRO..... sono all'aeroporto di Bergamo. Come tutte le cose belle finisce anche questo "cammino" che, come tutti gli altri, mi ha dato tanto e mi ha consentito di godere di indimenticabili momenti. Questa mattina presto lasciando Madrid siamo ripassati da Plaza Mayor e come pensavamo, nella solitudine e nel silenzio dell'alba abbiamo visto un'immagine nuova e molto suggestiva. Il volo è stato piacevole e chiacchierando e scherzando siamo arrivati senza neanche rendercene conto. All'arrivo a Bergamo ho trovato ad aspettarmi mio fratello che vivendo a Milano, non abbiamo molte occasioni per vederci. È stato molto bello ritrovarci ed insieme siamo andati a pranzo in un ristorante del centro che ci era stato consigliato dal pellegrino bergamasco Roberto. Abbiamo mangiato benissimo e soprattutto abbiamo bevuto un vero caffè cosa che in Spagna mi è mancato molto. Anche questa è stata una giornata meravigliosa che si chiudera a Catania con l'immenso piacere di riabbracciare mia moglie. Le conclusioni le scriverò tra qualche giorno ma voglio finire l'ultimo dei post giornalisti con le foto di San Giacomo della chiesa a lui dedicata a Madrid e che abbiamo visitato ieri per ringraziarlo di averci accompagnato e protetto per tutto il "cammino". ULTREYA



CONCLUSIONI:

L’altro ieri,parlando con un amico, dicevo che stranamente a distanza di oltre15 giorni dal mio rientro non ho ancora scritto le conclusioni né ho sistemato le foto del mio ultimo “cammino”. Forse scherzando (…forse!!.) mi ha risposto che sicuramente nessuno ne aveva sentito la mancanza, non so se aveva ragione ma in ogni caso, dato che devo chiudere quel capitolo, (per cominciare a pensare al prossimo) proverò a scrivere qualcosa sperando di non annoiarvi. Quello appena concluso è stato diverso da tutti gli altri “cammini” per tanti motivi ma come tutti i precedenti mi ha insegnato moltissimo. L’insegnamento principale è stato che non bisogna essere presuntuosi e sentirsi “esperti” o “veterani” . Non tener conto delle regole fondamentali del “buon pellegrino” e cioè partire in una buona forma fisica e avere uno zaino il più leggero possibile è deleterio e lungo la strada si paga. A differenza delle altre volte, io ero poco allenato,molto ingrassato e con lo zaino che pesava quasi 10 chili,tutto questo unito al cattivo tempo (pioggia, freddo, fango) incontrato nei primi dieci giorni, ha comportato che ho faticato tantissimo, specie nelle salite, tant’è che per due giorni sono stato costretto a spedire lo zaino (….per fortuna esiste Jacotrans) e un giorno per mezza tappa ho preso un bus. Vi assicuro che quando si ha mal di schiena e si sentono le gambe pesanti non si può godere pienamente dei fantastici panorami di questo bellissimo cammino. Comunque, a parte queste considerazioni negative ( …. per colpa mia), le cose positive sono state tante e raccontarle tutte sarebbe veramente lungo e noioso, allora mi limiterò a dirsi solo qualcosa. Il percorso di quest’anno è stato il cammino francese da Pamplona a Leon cioè sono tornato nei luoghi del mio primo cammino. Sbagliavo quando dicevo che non bisogna mai tornare nei luoghi dove si è stati felici perché nel rivedere i paesini, i sentieri, le dure salite e le ripide discese, attraversati in allegria cinque anni fa, mi ha fatto rivivere la gioia di quei fantastici e indimenticabili momenti passati lì insieme ai dei compagni meravigliosi. Inoltre ho potuto esaudire due desideri che mi portavo dentro da cinque anni e cioè vedere l’antica chiesa templare di Eunate, alcuni chilometri fuori dal cammino, e fermarmi una notte a Viloria de Rioja (paese natale di Santo Domingo) nel “Refugio de Acacio e Orietta” che è un posto molto “particolare” del cammino francese ( tipo Granon o San Nicolas). Per scansare la confusione dei tantissimi Coreani, Irlandesi, Americani, Australiani (…molti erano turigrini) abbiamo evitato le soste nei paesi “capitappa” e questo ci ha fatto conoscere realtà del cammino davvero fantastiche con paesini di 50/60 abitanti e con un unico piccolo alberque dove tutto era concentrato lì (Uterga, Lorca, Sansol…..), è stata una bella esperienza. Mai come in questo cammino avevo visto tanti pellegrini che per motivi fisici hanno dovuto abbandonare il cammino per rientrare a casa e se io non mi sono unito a loro è stato grazie ai miei “companeros” di cammino, Corrà Renzo , Salvatore Valastro e nell’ultima settimana anche Giampaolo Roberto Raffa, che ci ha raggiunto a Burgos ed ha camminato con noi fino a Leon per poi farsi da solo il cammino di Finesterre. Sono sicuro che senza il loro aiuto, che nei momenti di difficoltà mi hanno sempre aspettato e dato la carica. avrei mollato quindi posso solo ringraziarli e promettergli che per il prossimo cammino (… tra -10 kg) non farò gli stessi errori di adesso e potremo camminare, come sempre, fianco a fianco. Insieme a Giampaolo ho concluso questo cammino a Santiago e non vi nascondo che tornare in quella magica ”plaza” insieme al proprio figlio è un piacere ed una soddisfazione che non si può descrivere senza rischiare di farsi venire le lacrime agli occhi, quindi evito. Durante il cammino ho fatto circa 900 tra foto e video e molte le ho pubblicate nei post serali ma qui voglio postare solo la foto che per me rappresenta l'essenza diquesto “cammino”, il resto lo metterò nel blog dei miei ricordi “giuseppeilpellegrino.blogspot.it”. A presto



Commenti

Post popolari in questo blog

...A SANTIAGO ATTRAVERSO IL CAMMINO DEL NORD ( GIU. 2014)

4 GIUGNO 2014 OK ci siamo.........mancano solo alcune ore alla partenza per Barcellona dove incontrerò Renzo, l'amico pellegrino di Vicenza, ed insieme andremo a Irun per iniziare la grande avventura del "camino del norte". Nonostante l'esperienza dell'anno scorso sono molto agitato ed emozionato (...e preoccupato) e quindi mi limito a dirvi soltanto...CIAO...,se vi fa piacere seguitemi su fb in quanto i vostri incoraggiamenti saranno per me uno sprone ad andare avanti. Ultreya 5 GIUGNO 2014 Sono partito....per un paio di ore non vi scoccerò più partenza da Catania 6 GIUGNO 2014 La prima tappa Irun- San Sebastian di 27 interminabili km di sali-scendi e' andata, magnificamente andata.E' stata dura anzi durissima ma come nel Francese anche qui vale la regola "deja hacer al camino". Voglio raccontarvi cosa e'successo oggi: nella prima tappa

FOTODIARIO DEL CAMMINO FRANCESE 2013

11 MAGGIO 2013  PREMESSE "Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite".( Mark Twain) Ed allora è arrivato il momento tanto sognato e tanto atteso, mi aspettano: 35 albe camminando, 35 tramonti camminando, 35 notti in un sacco a pelo, 10 kg sulle spalle per 10 ore al giorno, 2.400.000 passi in 35 giorni, oltre 800 km a piedi in 35 giorni , montagne, pianure, colline da attraversare a piedi con pioggia, sole, vento, freddo, caldo. Sembra una follia, alla mia età con la mia schiena e le mie caviglie, ed invece è qualcosa di meraviglioso, che spero di riuscire a fare e che può essere sintetizzata nelle riflessioni di un amico pellegrino (Ivano Tavaglione): "Ho sempre viaggiato per vedere il mondo con gli occhi questa volta viaggerò per vedere il mondo con l'anima prima di vedere verame

DIARIO (POST FB) DEL CAMMINO PORTOGHESE DELLA COSTA

DIARIO (POST FB) DEL  CAMMINO PORTOGHESE DELLA COSTA 7 GIUGNO prologo A differenza di tutte le altre volte, nell'approssimarsi della partenza per questo nuovo "cammino", ho usato poco fb e non ho scritto quasi niente (.....per fortuna direte voi) ma un sacco di impegni e piccoli imprevisti mi hanno veramente riempito le giornate. Comunque, a poche ore della partenza per Lisbona dove inizierò a "pellegrinare" verso Fatima - Porto - Santiago, non voglio "lasciarvi" se nza un caro saluto. Allora inizio a salutare gli amici/pellegrini che attualmente sono in "cammino" (e sono in molti) in una delle tante vie per Santiago, a loro dico che anche se saremo materialmente distanti, le nostre ombre spirituali cammineranno insieme fianco a fianco perché abbiamo in comune la stessa "meta". Altro saluto agli amici/pellegrini che per tanti motivi non possono ripartire ricordando loro che sicuramente San Giacomo li pensa sempre ed io au