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DIARIO (POST FB) DEL CAMMINO PORTOGHESE DELLA COSTA

DIARIO (POST FB) DEL 

CAMMINO PORTOGHESE DELLA COSTA


7 GIUGNO


prologo

A differenza di tutte le altre volte, nell'approssimarsi della partenza per questo nuovo "cammino", ho usato poco fb e non ho scritto quasi niente (.....per fortuna direte voi) ma un sacco di impegni e piccoli imprevisti mi hanno veramente riempito le giornate. Comunque, a poche ore della partenza per Lisbona dove inizierò a "pellegrinare" verso Fatima - Porto - Santiago, non voglio "lasciarvi" senza un caro saluto. Allora inizio a salutare gli amici/pellegrini che attualmente sono in "cammino" (e sono in molti) in una delle tante vie per Santiago, a loro dico che anche se saremo materialmente distanti, le nostre ombre spirituali cammineranno insieme fianco a fianco perché abbiamo in comune la stessa "meta". Altro saluto agli amici/pellegrini che per tanti motivi non possono ripartire ricordando loro che sicuramente San Giacomo li pensa sempre ed io auguro a tutti di trovare, prima o poi, il tempo e la forza di rimettersi lo zaino in spalla ed andare. Saluto anche gli amici NON pellegrini ai quali è difficile spiegare la gioia e l'entusiasmo che si prova a ricominciare una nuova fantastica avventura e chissà se un giorno non sentano anche loro una certa "chiamata".....Infine un saluto particolare ai 260 ragazzi del "63° HYDRAE"che con il loro sostegno e incoraggiamento mi accompagneranno con fraterna amicizia. Io camminerò anche per tutti voi e, dato che il "cammino di Santiago" è principalmente un cammino di "fede", pregherò per tutti quelli che ne hanno bisogno e particolarmente per quelli che credono di non averne bisogno. Per tutti "BUON CAMMINO NELLA VITA" (la foto è del "cammino" 2014....quelle nuove da domani in poi) CIAO AMICI






8 GIUGNO

Partenza da catania x roma

GMT 082205Z  inizio missione.....si parteeeee!!!!





9 GIUGNO


volo ROMA - lisbona

Il cammino e' iniziato... A Ciampino, in attesa del volo x Lisbona, 3/4 della "allegra brigata" si è' riunita ULTREYA


Adesso la "squadra" e' completa....ieri sera non ho scritto niente perché, come e' normale all'inizio, ho qualche difficoltà con il telef. e il wifi. Oggi visitaremo Lisbona e poi in serata ci sposteremo a Villafranca de Xira .....tappa breve come antipasto. ULTREYA







10 GIUGNO


 LISBONA - vila franca de xira

Rosaria ha scritto:

Oggi è la "festa della marina" auguri ai miei grandi uomini marinai



La mattinata di oggi e' stata dedicata alla visita della città ( Salvatore ci avrebbe chiamati TURIGRINI ma Lisbona merita veramente ) le foto non possono far vedere la bellezza e la maestosità della SE Cattedral, della casa Natale di Sant'Antonio, del Monasteiro di Sao Jeronimo, della torre di Belem e di tanto altro ma vi assicuro che tutto è bellissimo ( purtroppo non sono un buon fotografo e vi dovete accontentare).



11 GIUGNO


 VILA FRANCA DE XIRA - azambuja  km. 20



 Oggi tappa breve e veramente brutta perché tutta al fianco di una strada trafficatissima ma in compenso all'arrivo ad Azambuja siamo alloggiati nella "casa di misericordia " dove lo spirito del pellegrinaggio si sente anche nell'aria che si respira....







Siamo a Azambuja, già fatti circa 50 km da Lisbona. Come dicevo nel post precedente, la tappa di oggi non ha offerto niente di interessante ed allora parlerò dell'alloggiamento dove siamo ospitati. Come al solito, anche in questo cammino, San Giacomo ci assiste e ci guida perché dopo aver girato inutilmente tre albergue (bomberos, casa parrocchiale, hostall) siamo finiti nella "Santa Casa da Misericordia" dove gratuitamente ci hanno ospitati in dei locali puliti ed accoglienti dove insieme con altri pellegrini, portoghesi e olandesi, abbiamo passato un piacevole pomeriggio in piena atmosfera del cammino molto simile al francese....mi mancava




12 GIUGNO


 AZAMBUJA - santarem  KM. 32


La tappa di oggi e' stata lunghissima, non finiva mai, e pur essendo partiti da Amzabuja alle 06,30 siamo arrivati a Santarem alle 17,00 dopo aver fatto gli ultimi 18 km in un strada sterrata nel mezzo di sterminati campi coltivati a pomodori senza trovare un buco dove sedersi a riposare per cinque minuti. Come dicevo nel post precedente, oggi il tempo e' cambiato diverse volte e così' dal sole caldissimo che ci ha costretti a camminare in "tenuta da calor" siamo passati nel giro di un minuto sotto un violento acquazzone da dover tirare fuori il fedele "poncho". Comunque anche oggi le foto sono poche perché il panorama non è stato per niente entusiasmante e l'unica nota positiva della giornata e' stata la sosta per il pernottamento al Seminario Patriarcale di Santarem che consiglio ai futuri pellegrini.




....e dopo tanto sole, oggi e' tornato "Gargamella"



13 GIUGNO


 SANTAREM - arneiro das milharicas  KM. 27



Della tappa di oggi, Santarem / Arneiro, potrei dire tante cose tipo la bellezza del cammino fatto che finalmente ha lasciato le strade trafficate per scorrere in mezzo a campagne ben curate e piccoli paesini molto ordinati, potrei parlare dell'incontro con Francisco che lungo la strada accoglie i pellegrini offrendo loro dell'acqua e una sedia per chiacchierare e riposarsi qualche minuto, potrei parlare delle tantissime salite e discese che alla fine si sentono tutte nelle ginocchia, potrei parlare inoltre della frutta (susine, albicocche, pesche ) che abbiamo raccolto e mangiato lungo la strada, ma invece parlerò della bellissima serata passata nella piazza del paese per la sagra in onore di Sant'Antonio. Abbiamo mangiato, cantato e ballato fraternizzando con gli abitanti locali che si sono dimostrati molto cordiali ed accoglienti: la festa sta continuando ma noi alle 21.30 abbiamo mollato perché a parte la stanchezza della strada di oggi abbiamo il pensiero dei km da fare domani. ULTREYA




Anche questo e' "cammino"...... incontro di calcio (balilla) Italia/Portogallo



14 GIUGNO


 ARNEIRO DAS MILHARICAS - minde  KM. 21



La tappa di oggi Arnerio/ Minde e' la dimostrazione che il "cammino" non e' solo fatto di semplici camminate ma è' anche sacrificio e sofferenza,non solo per un neofita come Ottavio ma anche per pellegrini veterani come Renzo, Puccio e me, perché la difficile e ripida salita fatta di rocce asimmetriche e spigolose oltre alla continua pioggia battente ci ha fatto arrivare a destinazione veramente stremati. Ma le difficoltà non sono finite perché dai "Bombeiros volontarios" che ci ospitano era in corso la festa annuale del corpo e quindi tutte le stanze erano occupate ed allora ci hanno sistemati in un locale con dei materassini a terra e con i bagni in un altro locale a circa 30 mt di distanza. Comunque, nonostante tutto, l'alta spiritualità di questo "cammino" rende tutto accettabile e bello. ULTREYA



15 GIUGNO


 MINDE - fatima  KM. 16


Oggi siamo a Fatima, ma dopo aver partecipato al rosario, alla "processione delle candele" e aver pregato per tutti voi anziche' parlare della tappa e dell'hostello dove siamo alloggiati, e' più importante inviarvi la benedizione di "Nostra Signora di Fatima". Rinviamo a domani la pubblicazione delle foto della giornata. ULTREYA







16 GIUGNO


FATIMA - coimbra - porto  


Come detto ieri sera, adesso vi parlerò' della tappa di ieri che ci ha portato a Fatima dove abbiamo concluso la prima parte di questa avventura: a parte la fatica del primo tratto, la tappa e' stata piuttosto "anonima", però' l'arrivo nella immensa piazza del Santuario ( il doppio di piazza S.Pietro) e' stato veramente emozionante e di colpo sono spariti i dolori e la stanchezza di questi sei giorni di un cammino veramente impegnativo. Anche l' alloggiamento (casa d'accoglimento pellegrini) e' stato molto confortevole e ci ha consentito di recuperare il sonno perso la notte prima dormendo a terra dai Bombeiros di Minde. Oggi ci stiamo spostando a Porto dove domani inizieremo il "Cammino Portoghese della costa" che ci porterà fino a Santiago e speriamo che San Giacomo ci accompagni come ha fatto la Madonna che ci ha accompagnato fino a Fatima. Dato che oggi siamo "turigrini" (pellegrini/turisti),.....scusa Salvatore, faremo una sosta a COIMBRA per visitare la città antica. ULTREYA






Ci stiamo spostando a Porto dopo aver visitato Coimbra e il pellegrino Ottavio ci scuserà se gli avevamo promesso che oggi sarebbe stata una giornata di riposo ed invece abbiamo camminato e fatte tantissime scale da stancarci più di una normale tappa di "cammino". Ma adesso anche lui, come tutti noi, e' soddisfatto della scelta fatta perché in poche ore siamo riusciti a vedere un centro storico veramente pregevole con chiese, monumenti e palazzi di una bellezza tale che purtroppo non posso trasmettervi attraverso le poche (e di scarsa qualità) foto che ho fatto. ULTREYA







17 GIUGNO

 PORTO - vila do conde


Anche oggi abbiamo fatto i "Turigrini" (scusa Salvatore ma questa e' l'ultima volta fino a Santiago....te lo promettiamo) ma non potevamo lasciare Porto senza aver visto le bellezze di questa grande metropoli portoghese ed allora per un giorno abbiamo mollato gli zaini e in bus turistico abbiamo girato tutto il centro storico fermandoci nelle chiese e nei monumenti pregevoli.... Ne valeva la pena. Questa sera nell'albergue di Vila do Conde, dove siamo alloggiati c'è' possibilità di cucinare ed allora per la prima volta in questo "cammino" faremo una cena comunitaria......questo non è il "Francese" ma anche qui vale la regola "deja hacer al camino" 





Per non dimenticare..........




18 GIUGNO

 VILA DO CONDE - marinhas  km. 31



Finalmente adesso ci possiamo riposare.... La giornata di oggi e' stata veramente stancante e non solo per la distanza percorsa (31 km) ma soprattutto per il caldo e il sole a picco che in alcuni tratti toglieva anche il respiro. Qualche giorno fa ci siamo lamentati della pioggia e del freddo che abbiamo incontrato ma in effetti questo e' il "cammino" che come la vita fa vivere tutte le emozioni  ma concentrandole in pochi giorni. La stessa cosa succede per gli "albergue" dove si staziona e che hanno il potere di restare scolpiti nella mente e riescono anche a far dimenticare quelli che per tanti motivi sono stati negativi (Vila do Conde lo ricorderò piacevolmente per sempre). Non mi resta da aggiungere che, a parte la fatica, abbiamo percorso bellissime spiagge e chilometri di passerelle di legno che caratterizzano il panorama di questi luoghi. ULTREYA




19 GIUGNO

 MARINHAS - viano do castillo KM. 26


Questa sera, anziché parlare della tappa fatta (Marinha - Viana di Castillo quasi 28 km.) rischiando di essere ripetitivo a raccontare delle spiagge interminabili, delle dune di sabbia, del dolce e misterioso borbottio dell'oceano o del sole che ci accompagna per tutta la giornata senza concederci un angolo di fresca ombra parlerò invece degli albergue di questi due paesi. A Marinha siamo stati alloggiati in una struttura ( gestita dalla croce rossa portoghese) e ricavata in una costruzione del '700 .L'atmosfera che regnava in quel posto era quasi surreale e si sentiva lo spirito dei pellegrinaggi di altri tempi, la stessa sensazione si prova al "San Juan de la Cruz" di Viana che si trova in un angolo dell'edificio parrocchiale accanto alla chiesa. Mi sono sentito veramente bene è caricato sia fisicamente che spiritualmente per affrontare gli altri sacrifici e fatiche per realizzare il sogno di arrivare a Santiago. Mi dispiace che alcuni pellegrini forse non sanno della presenza di queste accoglienze particolari ad offerta libera e vanno a pernottare in "hostall" o "pensioni" private perdendo parte del piacere della vita in comune. Comunque Io ho sempre sostenuto che il "cammino" e' LIBERTÀ e quindi ognuno è' libero di andare dove vuole e di accompagnarsi con chi crede e a tutti loro io mando l'augurio di "BUON CAMMINO". ULTREYA




Pensieri lungo la strada: Sono partito per questa nuova avventura con mille dubbi e qualche problema fisico tale da pensare che ad un certo punto sarei stato costretto a mollare ed invece, a oltre metà strada, mi sento sempre meglio e molto più in forma....sono felice. San Giacomo mi ha già fatto un regalo e mi ha ripagato abbondantemente delle fatiche e dei sacrifici fatti e di quelli che farò Io non amo molto Benigni ma su una cosa siamo perfettamente d'accordo e cioè "LA VITA E' BELLA" e anche a 66 anni" il cammino" e "con il cammino" si attiva e si mette in moto la "macchina del tempo" ed allora sono tornato ad avere l'entusiasmo del primo cammino e quindi vado avanti con gioia pronto a gustare tutto quello che questo " cammino" mi donerà ancora. W San Giacomo







20 GIUGNO

VIANO DO CASTILLO - caminha  KM. 29



Scusate se è tardi per il post giornaliero ma la serata era particolare in quanto a parte il piacere di vedere il meraviglioso tramonto sull'oceano dove si affaccia CAMINHA (ultimo paesino del Portogallo prima di passare domani mattina in Spagna) abbiamo salutato con grande affetto Puccio che ha deciso di interrompere qui il suo "cammino " e di rientrare al più presto in Italia. La sua e' stata una decisione sicuramente sofferta ma se ha fatto così avrà i suoi buoni motivi e nel rispetto della libertà di ognuno nessuno di noi ha insistito per fargli cambiare idea. Approfitto di questo post particolare per parlare degli altri due miei compagni di "cammino" e cioè di Renzo (il nordico della compagnia) che per il terzo anno consecutivo mi accompagna in queste meravigliose avventure ed ormai formiamo una coppia ben collaudata ad affrontare e risolvere le varie difficoltà giornaliere. Ma la sorpresa e' rappresentata da Ottavio che pur con le normali e prevedibili sofferenze del primo "cammino" e' incrollabile nel suo proposito di realizzare il sogno di raggiungere Santiago e riesce a volte a spronarci ad andare avanti... Veramente bravo. ULTREYA



21 GIUGNO

CAMINHA - mougas   KM. 24



Oggi sono stati sufficienti alcune centinaia di metri fatti in traghetto per attraversare il fiume Minho (confine tra il Portogallo e Spagna) per far cambiare tutto con la sensazione di iniziare un nuovo "cammino". E' cambiato il panorama, dalle interminabili spiagge e dune di sabbia si è' passati alle rocce scoscese sul mare. Ma il cambiamento più significativo e' nella gente che si incontra, nei paesi che si attraversano, nei bar dove ci si ferma a riposare. E' bello sentirsi dire "Buen Camino"... mi mancava, qui si sente che Santiago e' vicina e sarà perché ormai ho lo spirito da "pellegrino"o perché amo la Galizia e mi piace il parlare "spagnolo" ma qui io mi sento come a casa mia. Questa mattina Puccio e' rimasto a CAMINHA e quindi pensavamo di camminare in tre ed invece da quando siamo scesi dal traghetto si è unita a noi una ragazza ungherese che avevamo conosciuto la sera prima in albergue e alla quale avevamo medicato un paio di vesciche e che aveva camminato da sola da Porto ( perdendosi un paio volte) e forse perché stanca della solitudine per tutta la giornata non ci ha mollati. E' molto educata e garbata e vive a Budapest , si chiama Agnes (Agnese),,,,,non so cosa farà domani ma anche questo fa parte del "cammino". ULTREYA




Tolta la barba..... "Capitan Findus" e' rimasto in Portogallo a Vila Do Conde, ma ....forse....



22 GIUGNO

MOUGAS - a ramallosa  KM. 18



Dopo il grande caldo (42*) sofferto ieri, oggi abbiamo camminato con un po' più di frescura anche se con tanta umidità nell'aria. Nonostante per lunghi tratti il percorso si sia snodato lungo la "carretera" ha sempre affiancato l'oceano e quindi abbiamo goduto di una vista meravigliosa come quella vissuta ieri sera a guardare il tramonto davanti a Mougas. Anche nella tappa odierna la giovane ungherese Agnes ha camminato con noi e si è confermata essere molto simpatica e desiderosa di arrivare alla meta. Come dicevo ieri qui si sente l'atmosfera del "cammino" difatti negli albergue e per la strada si rincontrano i pellegrini visti e conosciuti nei giorni passati ed è sempre un piacere tornare a passare del tempo insieme ..... Dispiace che di qualcuno altro si sono perse le tracce e non sappiamo se hanno mollato o sono rimasti indietro, ma mancano ancora alcuni giorni prima di arrivare a Santiago e chissà se....ULTREYA





23 GIUGNO

 A RAMALLOSA - vigo  KM. 26



Oggi siamo a Vigo e so benissimo che siamo andati fuori "cammino" ma dopo aver letto delle bellezze di questa antica città portuale Galiziana non potevamo farci sfuggire l'occasione di una rapida visita. Abbiamo fatto tanti e duri chilometri non previsti ma siamo stati abbondantemente ripagati dalla vista di spiagge fatte di una sabbia bianchissima e di interminabili "lungomare" tenuti con una cura quasi maniacale. Nonostante la stanchezza, questo pomeriggio, siamo saliti fino al "Castro" per guardare un panorama veramente mozzafiato e le pur belle foto fatte da Renzo e da Ottavio forse non rendono quanto abbiamo ammirato. Abbiamo fatto la scelta giusta. Domani ( dopo 20/25 km) saremo a Rodondela e quindi riprenderemo il normale "cammino" che tra qualche giorno ci porterà alla sospirata meta di Santiago. Oggi Agnes, la giovane ungherese, si è fermata a Ramallosa per recuperare un po' e principalmente perché li' ha incontrato degli amici con i quali aveva fatto il "cammino francese" due anni fa e vi assicuro che questi incontri sono le cose più belle che possono capitare in cammino . ULTREYA



24 GIUGNO

 VIGO - rodondela  KM. 21


Ogni giorno un "cammino" nuovo..... Dopo una bellissima serata (con ottima cena a base di "pulpo alla gallega" e "pimientos de padron") passata a Vigo ed aver visto i preparativi per la notte di "San Juan" con falò sulla spiaggia ,musica e balli in tutte le strade (dico solo "visto i preparativi" perché, purtroppo, da buoni pellegrini , alle 10 di sera noi eravamo già a letto), questa mattina siam partiti presto per arrivare a Redondela e riimetterci nel "cammino" classico. In questa bella cittadina confluiscono tutti i cammini portoghesi e da qui molti iniziano il pellegrinaggio verso Santiago. Questo fatto comporta un notevole affollamento e difatti dopo appena due ore del nostro arrivo l'albergue comunale (una bella e antica struttura del '700) di circa 50 posti si è completamente riempito.... Credo che da oggi dobbiamo far in modo di arrivare presto a destinazione per evitare di passare la notte in mezzo alla strada. Il cammino odierno ci ha regalato una bella e fresca fonte dove Ottavio (stremato) ha goduto di un rigenerante pediluvio. Anche oggi molte foto sono fatte da Renzo che ha sicuramente una sensibilità artistica superiore alla mia, anche se purtroppo "camminando" non sempre si ottiene il massimo. ULTREYA





25 GIUGNO

 RODONDELA - pontevedra  KM. 21



Si dice che la Galizia sia la casa delle "Streghe"....qui succedono tante cose strane perché "loro" si divertono a fare scherzi agli umani specie ai pellegrini che da tanto lontano vengono in questa meravigliosa terra. Non si può spiegare diversamente il fatto che il Tablet, improvvisamente, si è "autoresettato " cancellando tutto quanto avevo caricato e il telefonino per diverse ore ha smesso di funzionare...forse vogliono farmi capire che la tecnologia non si può associare al "cammino" ma ormai ci penserò per la prossima partenza, anche se da oggi sarò costretto a camminare senza "tracce". Poco fa mi sono svegliato, sono le quattro, e vedendo il telefono funzionare ho deciso di fare lo stesso il post serale ( in marina si sarebbe chiamato "Sitrep"). La tappa di ieri, fatta anche con Agnes (la ragazza ungherese) che ci ha raggiunto con il bus, è stata fantastica perché appena fuori Redondela abbiamo affiancato un fiumiciattolo che attraverso bellissimi sentieri in mezzo agli alberi ci ha portato a Pontevedra dove abbiamo trovato un nuovissimo e funzionale "albergue" comunale attrezzato di cucina e di stoviglie così abbiamo cucinato ( grazie all'amico Gianni Dominici per le ricette) passando una divertente e lieta serata insieme ad altri pellegrini (italiani, spagnoli e canadesi) che oggi lasceremo perché noi andremo verso la "variante espiritual" mentre tutti gli altri proseguiranno diretti verso Santiago che ormai è vicina e questo si sente nell'aria e nell'eccitazione di tutti i pellegrini. ULTREYA













26 GIUGNO

PONTEVEDRA - caldas de reis  KM. 28


Scrivo questo post da Caldas de Reis che si trova sul "cammino portoghese" classico e quindi significa che la nostra intenzione di raggiungere Padron attraverso la "variante espiritual" è completamente saltata. Sicuramente qualcuno di voi penserà che io sono il solito "esaltato" che vede "fatti strani inspiegabili" in tutto quello che riguarda il "cammino" ma vi assicuro che questa mattina sono successe tante di quelle cose che ci hanno fatto capire che San Giacomo e Sant'Alfio avevano deciso indiscutibilmente che la strada giusta per noi era proprio questa ...,come sempre "deja hacer al camino". ULTREYA




27 GIUGNO

 CALDAS DE REIS  - padron  KM. 20


Siamo arrivati a Padron che è il secondo posto (dopo Santiago) più simbolico di tutta la tradizione giacobina ed è indicato come il luogo in cui la barca, partita dal porto di Jaffa verso l'anno 44, e' approdata trasportando il corpo di San Giacomo. Sarà una grossa emozione domani fare lo stesso cammino che fecero i discepoli con il corpo del Santo da Padrón fino alla sepoltura nel Campus Stellae (Santiago). Dopo circa 20 giorni che camminiamo ed aver percorso circa 500 km, la fatica comincia a sentirsi per tutti e le gambe risentono delle numerose e aspre salite ma la carica della vicinanza dell'obiettivo ci rende veramente forti e determinati ... Anche questo e' un "miracolo del cammino". ULTREYA



28 GIUGNO

 PADRON  - santiago  KM. 26

Abbiamo sofferto per 20 giorni, abbiamo camminato per oltre 500 km, abbiamo affrontato la pioggia il freddo e il fortissimo caldo, abbiamo dormito anche a terra ma tutto questo e' stato ripagato al nostro arrivo in Plaza do Obradorio dove la maestosità della cattedrale di San Giacomo ci ha abbracciati con l'amorevole accoglienza di sempre. Questa mattina quando siamo partiti da Padron era ancora buio ma la frenesia di arrivare alla nostra meta non ci ha neppure fatto dormire. Domani mattina ci fermeremo qui per partecipare alla Santa Messa del pellegrino alle 12 e solo così potremo considerare concluso il nostro "pellegrinaggio".Dopo ci concederemo qualche giorno di vacanza al mare di Finisterre e Muxia




29 GIUGNO

 SANTIAGO - finesterre 


Chi mi conosce sa che non ho grandi difficoltà a scrivere sulle sensazioni di una giornata in "cammino" ma questa sera e' davvero complicato rendervi partecipi di tutto quello che è meravigliosamente avvenuto nelle ultime 24 ore. In tutti questi giorni non ho mai fatto il "diario" della giornata ma questa volta lo farò e prima di iniziare vi chiedo scusa se sarò più lungo del solito ma ormai siamo alla fine dell'avventura e quindi presto vi libererò di questa "noia" serale. Dopo 20 giorni oggi non dovevamo "camminare" e perciò siamo usciti dall'albergue con tutta calma e senza zaino. Era nostra intenzione di andare in giro a "negozi" in attesa della messa delle 12 in cattedrale ma San Giacomo, con la Sua immensa bontà e con grande affetto nei miei confronti, ha fatto in modo che tutti i nostri programmi venissero stravolti e non so come ci siamo ritrovati dentro la chiesa in piena mattinata e così dopo aver abbracciato devotamente le spalle del Santo e ,come sempre, sentire quel calore che si sente quando si abbraccia una persona cara, dopo essere sceso a pregare davanti l'Urna del nostro venerato Apostolo e dopo aver lasciato davanti a quella tomba il nastrino rosso di Sant'Alfio che dal 10 maggio mi aveva accompagnato e sostenuto per centinaia di chilometri, abbiamo saputo che alle 10,30 veniva celebrata una messa in italiano in una Cappella interna della Cattedrale. Partecipare a quella Santa Messa e stata una delle emozioni più grandi di questo "cammino" e forse il premio per i sacrifici affrontati per arrivare fin qui. Il perché di tutto questo non me lo so spiegare ma la grande "bravura" del sacerdote celebrante, l'atmosfera della Cappella, la presenza di tanti pellegrini italiani ed in particolare di quelli conosciuti in precedenza mi ha veramente commosso. Quella Messa la ricorderò per tutta la vita. Le emozioni della giornata non sono finite perché dopo un bellissimo pomeriggio nella spiaggia di Finisterre siamo saliti al faro e dopo la foto al km 0,00 (....l'inizio o la fine....) abbiamo assistito ad un tramonto seduti nel più occidentale lembo d'Europa.....che spettacolo. ULTREYA





30 GIUGNO

 FINESTERRE 


Anche nei momenti di pausa il "cammino" e' grande. Dopo le fortissime e piacevoli emozioni di ieri, oggi ci siamo dedicati all'assoluto relax e pur con il cielo grigio e la forte umidità siamo stati in spiaggia a raccogliere conchiglie. Comunque la maggior parte del tempo e' servita a pensare ed a riflettere su questi giorni passati a percorrere l'antico e affascinante "cammino portoghese" e cosi abbiamo scoperto,con un pizzico di orgoglio, di aver compiuto una bellissima impresa che ci ha consentito di conoscere meravigliosi posti finora sconosciuti. Oggi,più che mai, abbiamo apprezzato l'importanza dei moderni mezzi di comunicazione ( Facebook, messanger, whatsapp ) perché il tempo libero ci ha consentito di contattare ed avere notizie di tanti amici di questo o di passati "cammini" . ULTREYA







1 LUGLIO

 FINESTERRE - MUXIA - SANTIAGO


Dopo la pausa di ieri a Finisterre, oggi le forti emozioni sono tornate a rendere il nostro "cammino" altamente interessante e questo perché ci siamo spostati a Muxia. Tornare a visitare il Santuario della Vergine della Barca e trovare quella miracolosa chiesa completamente restaurata (dopo l'incendio di due anni fa) ed aperta ad accogliere con amore tutti quei pellegrini che, come me, decidono di finire li' il proprio cammino, ancora una volta mi ha riempito gli occhi di lacrime. Per una volta sono stato contento di aver perso la scommessa che l'anno scorso avevo fatto con un vigile della polizia locale in merito al completamento dei lavori prima di questa primavera. Li' ho concluso con gioia e soddisfazione questo mio pellegrinaggio ma la casualità (San Giacomo????) ha voluto che io resti a Santiago per altri due giorni e siccome questo e' un posto magico sono sicuro che tante altre sorprese potrebbero accadere..... "Deja hacer al camino". ULTREJA






2 LUGLIO

 SANTIAGO



Si avvicina l'ultima notte da trascorrere a Santiago, domani un aereo mi riporterà in Italia e così sarà veramente conclusa anche questa felice esperienza. Sarei tentato di chiudere qui questo post serale perché non riesco a "capirmi" non so se la felicità che provo e' dovuto al fatto che sto tornando a casa dai miei cari oppure deriva dalla soddisfazione di essere riuscito a raggiungere ancora una volta quanto desiderato. Però provo anche tanta agitazione e un po' di tristezza in quanto non è facile lasciare un posto che si ama e lasciare gli amici (Renzo e Ottavio) che con tanta pazienza e sopportazione mi hanno accompagnato in questo "cammino". Anche questa mattina, che eravamo in "descanso" a Santiago siamo stati in Cattedrale ad ascoltare la Santa Messa in Italiano nella Cappella del Cristo di Burgos ed io ho provato una fortissima emozione ricordando la bellissima Messa di 3 giorni fa e perché proprio Burgos mi ricorda il mio primo cammino che come l'amore......Qui molti mi chiedono "ci rivedremo il prossimo anno?" Ed io non so cosa rispondere...dipende da troppi imprevedibili fattori (prima di tutto la salute fisica) ma una cosa e' certa : questo cammino mi ha dato molto, molto ma molto di più di quanto mi aspettassi....il futuro "deja hacer al camino". ULTREYA






3 LUGLIO

 SANTIAGO - ROMA - CATANIA


Sono in aeroporto a Santiago in attesa del volo per Roma. Scusate ma questa sera non ho nessuna voglia di fare il post ...... per le conclusioni e le considerazioni di questo cammino rinviamo tutto alla prossima settimana. ULTREJA




4 LUGLIO


 CATANIA..........L'ARRIVO










CONCLUSIONI

1^ PARTE

Sono passati 5 giorni dal mio rientro a casa e quindi è tempo dei primi bilanci e delle considerazioni su questo meraviglioso "cammino portoghese della costa" che ho appena concluso. Dovrei parlare del percorso, delle città, dei paesaggi, degli albergue inoltre dovrei parlare delle fortissime emozioni provate in questo fantastico viaggio ma voglio iniziare parlando di quella che, secondo me, è la componente fondamentale della riuscita di ogni "cammino" e cioè GLI AMICI. Ha ragione Ottavio Binetti che sostiene che la fatica e la sofferenza sono alla base di una "socializzazione" altrimenti inspiegabile.....Lungo la strada si diventa subito amici con persone di ogni nazione, di ogni età, di ogni ceto sociale, lì tutti sono felici e tutti per tutti sono fratelli e sorelle. Molti sostengono che il "cammino" va fatto da soli ma se si hanno o si incontrano degli amici fantastici, come nel mio caso, allora questa affermazione è sicuramente sbagliata.Quando ho iniziato a programmare questo viaggio in tanti hanno espresso il desiderio di accompagnarmi ma alla fine ci siamo ritrovati in quattro e qui vorrei cercare di ringraziarli per tutto quello che mi hanno dato. Inizio a ringraziare il mio amico d'infanzia Giuseppe de Francesco (Puccio), instancabile camminatore, che a Caminha ci ha lasciati per rientrare in Italia. Lui ha detto che erano nati dei problemi a casa ma io credo che in questa sua decisione, sicuramente sofferta, abbia influito il mio pessimo carattere, il mio essere presuntuoso su quanto riguarda il "cammino" ed il mio non capire che il cammino è libertà e che "il pellegrino" si può fare in tanti modi e tutti sono "corretti". Degli errori che ho commesso nei suoi confronti gli chiedo scusa e lo farò personalmente alla prima occasione quando andrò a Messina. Spero che ci rifaremo in una prossima occasione. Altro stupendo membro del gruppo da ringraziare è stato Ottavio Binetti, mio compagno d'accademia, che per anni aveva sognato e desiderato di compiere questo "pellegrinaggio" ma, dopo una vita passata in Marina, non essendo un camminatore, aveva una paura matta di iniziare. Era la sua prima esperienza ed ha sofferto tantissimo con vesciche, tallonite, infiammazioni.....eppure è felicemente arrivato alla meta. Alla riuscita della sua impresa ha sicuramente contribuito la sua grande fede e il carattere buono e comprensivo che in ogni occasione era di stimolo e di esempio per tutti, si è dimostrato un grande e vero AMICO e FRATELLO che spero mi accompagni nei prossimi cammini perché stare senza il suo sorriso e la sua tenacia sarebbe una forte limitazione. Per ultimo (non ultimo) ringrazio il mio fedele amico Corrà Renzo che per il terzo anno consecutivo, con tanta pazienza, parte insieme a me. La sua presenza, al mio fianco,è indispensabile come il paladino Astolfo lo era per Orlando, con la sua calma e i suoi preziosi consigli è sempre riuscito a farmi ragionare e prendere le decisioni giuste. grazie Renzo! Adesso voglio ringraziare i tanti pellegrini che ho incontrato lungo il "cammino", ognuno di loro ha lasciato in me un ricordo indelebile, in particolare la giovane ungherese Törőcsik Ágnes che da Caminha, dopo la partenza di Puccio, ha sempre camminato insieme a noi vecchietti (.....ci chiamava con tanta dolcezza "tri papà) e con la sua semplicità, bellezza e gioia ci ha regalato dei momenti bellissimi. Grazie di cuore Agnes ti auguro un radioso futuro come meriti e un affettuoso "Buen camino de vida". Ricordo e ringrazio i giovani bergamaschi Francesco Pinetti e Francesco Ludrini, la bella e dolce madrilena Beatriz De Lara Pérez ed altri che non ricordo il nome ma i cui volti ed i sorrisi resteranno sempre scolpiti nel mio cuore. In questo lungo post di ringraziamento manca sicuramente qualcuno e vi assicuro che, per alcuni, non si tratta di una dimenticanza....anzi.....ma non esistono parole per esprimere quello che provo nei confronti di tutti loro perchè il mio "cammino" è stato fantastico e irripetibile solo ed esclusivamente perchè il caso (????) ha voluto che succedessero determinate cose, GRAZIE.....GRAZIE..... Solo ora mi accorgo che, come al solito, ho scritto troppo (scusate)......il resto alle prossime puntate

2^ PARTE

Continuo il discorso delle " conclusioni" parlando di quello che succede ..." dentro". Le emozioni provate in questi giorni sono state così intense e belle che per la prima volta mi sorge il dubbio se tornare a fare un altro "cammino" perché tutto quello che potrebbe succedere avrebbe sicuramente nel mio cuore un impatto minore e ciò renderebbe il nuovo "cammino" meno interessante. Si dice che" il cammino non ti da quello che cerchi ma quello che hai bisogno" ed è una grande verità perché quando sono partito ero nervoso e irascibile ( normale direbbe qualcuno) mentre adesso, sono sereno e sorridente e per fare questo cambiamento sono bastati tre episodi avvenuti a Villa do Conde, nella cattedrale di Santiago ( all'interno della Cappella del Cristo di Burgos) e in Piazza dell'Obradorio dove, inaspettatamente, ho incontrato ........la mia anima e non prendetemi in giro se dico che in tutte le tre occasioni ho sentito un fremito al polso dove ,sin dal primo cammino, tengo sempre Ange (l'angioletto di Bercianos) e che guardandolo mi sembrava felice e sorridente, ho avuto anche la sensazione di vedere tanti angioletti volare e suonare sulla mia testa. Qualcuno dice che questo può "casualmente" succedere (déjà hacer al camino) ma io ritengo che un pizzico di volontà umana guidata da San Giacomo, sicuramente dietro raccomandazione di Sant'Alfio, ha contribuito alla realizzazione di questo meraviglioso "...stravolgimento interno". Nel campo delle emozioni provate rientra anche la "preghiera" e pur non ritenendo mi un perfetto credente, camminando in silenzio da solo, spesso mi capita di parlare "amichevolmente" con Lui ( spero mi perdoni la confidenza) e questo per me è una forma di preghiera ma non si può descrivere (solo a cercare di raccontarlo mi diventano gli occhi lucidi) quello che si prova ad abbracciare San Giacomo o a inginocchiarsi davanti la sua tomba, lì ho pregato per familiari, amici e anche per i pochi (spero) nemici e questo è il principale,se non l'unico motivo del "cammino" perché, come giustamente dice padre Fabio, si potrebbe andare a camminare sulle dolomiti o sull'Etna e per riflettere basta la terrazza di casa, ma la presenza di quella Santa tomba rende questo posto unico al mondo. Al solito ho esagerato in lunghezza.......vi prometto che i prossimi post saranno più brevi (forse)

3^ PARTE


Oggi voglio parlare degli "albergue" lungo il "cammino portoghese della costa"ma prima di iniziare vi avverto che sarò "lungo e noioso", .....al solito direte voi, vi rispondo ....no!!! peggio!!! So che a molti di voi non interessa tutto questo ma sono costretto a fare il lungo elenco degli albergue dove ho soggiornato sia per mia futura memoria (non ho fatto un diario scritto) sia per rispondere ad alcuni amici pellegrini che hanno in animo di fare questo stesso cammino. Molti pensano che la "casa " del pellegrino sia la strada, io invece ritengo che la casa è l'albergue perché è il posto più desiderato durante la giornata... quando cammini sotto il sole non vedi l'ora di arrivare per fare una bella doccia rinfrescante.... quando cammini sotto la pioggia e al freddo non vedi l'ora di arrivare per asciugarti e metterti davanti a un caldo fuoco....quando cammini per tantissimi chilometri e sei stanco non vedi l'ora di arrivare per sdraiarti sul letto........Inoltre l'albergue è il posto dove si sente maggiormente lo "spirito del cammino" e anche se non è facile cercare di dormire e riposare in camerate di 20/30 o più letti con tanti "roncadores" ( ne sa qualcosa l'amico Renzo) o non spazientirsi la mattina a fare la fila nell'unico bagno vi assicuro che l'atmosfera che si crea favorisce al massimo la "socializzazione"( come dice l'amico Ottavio) e la vita in comune dove tutto si "comparte". Iniziamo l'elenco:
LISBONA: come sempre per il giorno dell'arrivo, per evitare inconvenienti, prenotiamo in anticipo il posto dove dormire ma questa volta la scelta non è stata felice perchè pur essendo in centro il "Lisbon Lounge Hostel" non è stato all'altezza delle aspettative (quarto piano senza ascensore, letti a castello scomodissimi e pericolosi...)
VILA FRANCA DE XIRA: l'Hostel "Aracua" ci è stato consigliato al momento dagli abitanti locali ed è risultato veramente comodo,pulito e funzionale
AZAMBUJA: Qui siamo stati alloggiati, gratuitamente, nella"Santa Casa da Misericordia" un posto molto ..."spartano" dove per stendere la biancheria abbiamo messo dei fili nella piazza antistante che era la piazza del Comune....per fortuna non ci hanno arrestati.
SANTAREM: l'antico e maestoso Seminario vescovile funge da albergue per pellegrini e passare la notte nelle piccole "cellette" è veramente suggestivo...le suore la mattina ci hanno anche offerto una ricca colazione
ARNEIRO das MILHARICAS:non essendoci un albergue comunale se non a 15 km di distanza,dopo averne percorsi altri 25, siamo andati nella "Casa rural O Primo Basilio" (unico alloggio disponibile nel paese) tutto sommato una buona scelta, c'era anche la piscina ma faceva un freddo cane e quindi l'abbiamo solo ammirata.
MINDE Nuova esperienza a dormire per terra con dei piccoli materassini , ospiti dei Bomberos (vigili del fuoco), e con i bagni all'esterno dall'altro lato dell'edificio ...anche questo fa parte del fascino del "cammino"
FATIMA: finalmente un vero Albergue attrezzato e funzionale con diverse camere da 6 o8 letti, siamo stati molto bene
PORTO: Per stare in centro per visitare la città ci siamo concessi una notte in una pensione a 2 stelle...un vero lusso, ma dopo 7 giorni di duro cammino era il giusto premio
VILA DO CONDE: Bellamar Hostel......omissis.... omissis..... omissis......vi risparmio le oltre 10 pagine che potrei scrivere ma dico soltanto che siamo capitati lì per puro caso mandati dall' Ufficio del Turismo dopo aver inspiegabilmente rifiutato di fermarci in altri 2 Hostel che avevamo incontrato in città......"deja hacer al camino"
MARINHAS : Albergue S. Miguel gestito dalla "cruz vermelha portuguesa" una struttura del '700 da sempre adibita al ricovero dei pellegrini....molto suggestivo
VIANA DO CASTILLO: Albergue de peregrinos "S.Joao da Cruz dos Caminhos" anche questo molto antico e suggestivo all'interno di un complesso ecclesiastico.... bello, ci siamo trovati bene
CAMINHA: anche se era un solo camerone con una cinquantina di letti a castello devo dire che non si stava male. Qui abbiamo conosciuto la giovane ungherese Agnes che ha proseguito fino a Santiago insieme a noi e qui l' amico Puccio ci ha lasciati per rientrare in Italia
MOUGAS:"Albergue Turistico Aguncherio" pur essendo un privato si nota la differenza con i precedenti perchè qui siamo già in Galizia dove tradizionalmente gli Albergue sono i migliori della Spagna
A RAMALLOSA : torniamo in un convento gestito dalle " Damas Apostolicas" camerette singole con lenzuola......tanta pace e tranquillità, ne sentivamo il bisogno,
VIGO: come tutti i pellegrini che passano a visitare questa grande e bella città, ci siamo fermati all'Hostel Tours S.L. , anche questa una buona scelta
REDONDELA : ostello pellegrini Casa da Torre (XVI sec.) camerone unico con 42 letti ma stranamente si è dormito bene....nessuno russava (...neppure io dicono)
PONTEVEDRA nuovissimo e ben attrezzato (abbiamo anche cucinato) albergue comunale con grande giardino dove si può stare sdraiati sull'erba a godere del fresco della sera....ottimo
CALDAS DE REYES: quando siamo arrivati (tardi) l'albergue era tutto pieno e quindi siamo andati alla pensione "La Moderna" dove quasi allo stesso prezzo ci siamo veramente riposati
PADRON: Anche qui l'albergue comunale è gestito dalla Xunta de Galicia ed è ubicato in una antica struttura accanto alla cattedrale, unico inconveniente che a causa dei muri interni molto spessi, i cellulari erano tutti "morti".
SANTIAGO: Per il terzo anno consecutivo siamo tornati al "thelaststamp" è in centro , vicino la cattedrale, e ci evita le scarpinate dal "Semenario Menor"....ormai siamo clienti affezionati e per il prossimo anno ci faranno anche lo sconto
FINESTERRE: a differenza delle altre volte ci siamo spostati dall'altro lato del promontorio ed abbiamo soggiornato per due giorni all'Hostel Mar de Fora vicino ad una bellissima spiaggia dove abbiamo anche fatto il bagno nell'oceano.... che freddo!!!!
A tutti quelli che hanno avuto la forza e la pazienza di leggere fin qui, dirò che dopo tante notti in tanti posti diversi la peggiore e stata quella passata in una sedia all'aeroporto di Fiumicino con tutto chiuso e con le macchinette automatiche per acqua, caffè ed altro tutte rigorosamente staccate e non funzionanti ....chissà perchè!!!. Non farò più l'errore di fare scalo con arrivo a mezzanotte e ripartenza alle otto di mattina......comunque tutto fa esperienza.


4^ PARTE

Dopo qualche giorno di riposo, riprendiamo il discorso delle "conclusioni" del grande "cammino portoghese della costa".Questa volta voglio parlare di un argomento poco trattato nei vari racconti dei pellegrini ma, secondo me molto importante e cioè IL CIBO. Adesso qualche amico dirà che io sono il solito "mangiatario"che perso sempre ad una cosa.....(l'unica ormai ...ahahahah), ma io ricordo che quando ero piccolo, una vecchietta diceva "Si nun manci mori" e in cammino, anche se non si muore, se non si mangia adeguatamente si fa molta fatica a camminare. Piacevole sorpresa di questo "cammino" è stata che in tutto il Portogallo i bar li trovavamo aperti alle 06/07 e che quasi in tutti i posti il caffè era veramente buono a differenza della Spagna che per fare colazione al bar bisognava aspettare almeno dopo le 09/10 e il caffè era sempre imbevibile (una ciofeca avrebbe detto il grande Totò). Durante i giorni che siamo stati in Portogallo abbiamo assaggiato tutte le specialità locali (pellegrini/buongustai) e cioè il bacalhau, il "cozido à portuguesa", la trippa, le lumache..... una cosa che abbiamo mangiato ma che sconsiglio è "la franchesina"(un mattone che solo a pensarci lo sento nello stomaco) ...... comunque non abbiamo avuto il coraggio di fare come i locali che per colazione al mattino alle 0700 mangiavano "sardine fritte" "polpo bollito" e "zuppe di legumi" naturalmente accompagnando il tutto con dell'ottimo vino. Passando in Spagna invece per la colazione ci dovevamo rifornire la sera prima ( frutta, biscotti.latte...) altrimenti era dura iniziare la giornata ma durante il cammino non sono mai mancati i favolosi "boccadillos" (superpanini imbottiti di tutto), le appetitose "impanade" ripiene di qualunque cosa (anche pesce fritto) e tutte veramente squisite senza dimenticare le gigantesche "tortillas" ...sempre innaffiando tutto con dell'ottima e fresca "cerveza". Raramente abbiamo mangiato il "menù del pellegrino" che era presente in tutti i paesi dove ci siamo fermati perché è sempre stato un piacere provare sempre specialità nuove e quando non conoscevamo il nome di un piatto chiedevamo "lo mismo" di quello che vedevamo mangiare nei tavoli accanto. Anche "il cibo" (ottimo) è uno dei motivi ci farà tornare in "cammino".



CONCLUSIONE......... DELLE CONCLUSIONI

Credo che uno dei sistemi per superare certi momenti di " senza nudda valia" (scusate ma non trovò un termine più adatto) sia quello di tornare con la mente a rivivere situazioni 
e luoghi dove tutto sembrava perfetto e felice. Allora,a questo proposito, riprendo il discorso del "cammino portoghese della costa" . È stato un viaggio fantastico, ho visto posti, che pur conoscendoli da filmati e foto mi hanno dato una emozione indescrivibile. Vedere le spiagge portoghese e le scogliere spagnole mi ha fatto apprezzare la grandezza e la bellezza della natura e questo ti riconcilia con l'umanità tutta. Il Camminare per chilometri e chilometri sulla bianca e sottile sabbia bagnata dall'Oceano dà una sensazione di leggerezza e di libertà che è paragonabile solo a quella che ho provato a camminare in mezzo alla "polvere" negli sterminati campi di pomodoro tra Lisbona e Fatima. Ho visto Chiese e Cattedrali che sono delle vere opere d'arte sia dal punto di vista architettonico che per quello che custodiscono al loro interno. Ho notato il contrasto tra lo spirito di povertà di San Francesco e la ricchezza della Chiesa a Lui dedicata a Porto dove tutti gli altari sono in oro zecchino (la più ricca chiesa d'Europa). Ho provato, con un pizzico di orgoglio nazionalistico, un grande piacere nel trovare sia in Portogallo che in Spagna, dei ponti romani perfettamente efficienti dopo duemila anni. Tutte queste cose non le dimenticherò mai e il loro ricordo rende l' animo più buono e tollerante anche se vivere la realtà giornaliera porta a scontri, spesso per incomprensione e malintesi che fanno perdere vecchie e forti amicizie la cui mancanza lascia un grande vuoto nel cuore, per fortuna i grandi amici di questo "cammino" (Renzo,Ottavio, Puccio e Agnes), nonostante i miei mille difetti e i momenti di nervosismo, continuano a sopportarmi anche adesso. Comunque il sistema migliore per superare la momentanea crisi è sicuramente il pensare di programmare un nuovo "cammino" ed è proprio quello che farò , anche se mia moglie è stanca delle mie lunghe assenze da casa, per accontentarla farò dei cammini più brevi ma deve capire che questo è l'unico modo che mi fa sentire ancora "giovane" ....illusione???....forse, ma fin quando avrò le forze il mio motto sarà "....tu non smettere di camminare". Il prossimo "cammino"sarà........ non lo so ancora ma so che sarà sicuramente superlativo perché "il miglior cammino è sempre il prossimo"........ deja hacer al camino".

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